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ISSN 2281-1966

Il mondo non è un luogo comune: immagine e statuto del ‘mondo’ in Hand Me Down World (2010) di Lloyd Jones

By Lorenzo Mari

2013_07_Mari_Intervento“[W]orld literature is not an object; it’s a problem”.

Con questa formula, apparentemente generica e applicabile a molte altre discipline, Franco Moretti ha inteso risolvere già all’esordio una tensione produttiva fondamentale, entro il dibattito critico sulla Weltliteratur/world literature, ovvero il conflitto tra una possibile reificazione e istituzionalizzazione della disciplina e la sua disponibilità strategica come opzione dinamica, che può decostruire, se non scardinare, impianti teorici già consolidati. Moretti propende, dunque, per una definizione problematica del campo di studi, preferendo descriverne la complessità, che è sia materiale che immaginativa, piuttosto che affermarne le potenzialità a livello istituzionale. Di conseguenza, Moretti si impegna a descrivere la vastissima articolazione della world literature mediante alcuni ‘modelli spaziali astratti’, aventi forma di ‘alberi’ (trees) e ‘onde’ (waves), che si possono anche intersecare, in vario modo, tra loro – come sarà poi nel suo successivo saggio Graphs, Maps and Trees. Il potenziale decostruttivo della Weltliteratur/world literature, invece, è declinato nel confronto con le letterature nazionali, per le quali la world literature si presenta come “a thorn in the side, a permanent intellectual change”.

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